Tranquilli, Sono Vivo: giugno 2010

domenica, giugno 20, 2010

To My Dearest




Tutti si lamentano. Per questo freddo inizio d'estate, per le vuvuzelas, per la legge bavaglio e perchè censurano gli appelli di Report, perchè Jesse McCartney è il figlio di Paul. Io invece mi sto godendo il freddo e il dormire ancora nelle coperte, ho appena imparato a suonare la tromba e non la suono molto meglio di una vuvuzela, non mi sono ancora reso conto di quanto la legge bavaglio possa farmi del male e dal figlio di Paul McCartney non mi sarei aspettato niente, ma proprio niente di più.

Oggi ho ricevuto una bella busta tutta rossa. Prima di aprirla, da buon malfidente, ho pensato a cosa potesse contenere:
1. L'ipotesi più probabile era la lettera di qualche avvocato. Qualcosa l'avrò combinato, sicuramente.
2. Qualcuno che cercava di vendermi qualcosa, attirando la mia attenzione con un involucro inconsueto, ovvio richiamo a qualche messaggio di natura sessuale che ormai è la spina dorsale di qualsiasi pubblicità (brava, Giovanna).
3. Una volta, al liceo, partecipai con grande coraggio ad un concorso di poesia. Non sono mai stato un grande poeta, per fortuna. Da allora, tuttavia, ricevo spesso lettere che mi invitano a partecipare ad altri concorsi, a pagare una certa quota di iscrizione etc.

Nella bella lettera rossa, invece, c'era un biglietto. Bello altrettanto. Riportava tale scritta: "Casamo-nos, ci sposiamo finalmente". Catarina e Francesco. E quando ho visto il biglietto ho pensato: cazzo, è vero, finalmente. Questo per un motivo semplice: Cate e Bonny sono la coppia migliore che abbia mai conosciuto e i migliori coinquilini che abbia mai avuto (mi permetto di escludere dal contest mio fratello, in quanto consanguineo). Mi hanno fatto tanta compagnia in un periodo buio e giuro che mettermi nel letto e sentire le loro risate provenire dall'altra stanza era uno dei più bei momenti della giornata.

Perciò, cari amici miei, grazie per l'invito. Dubito, considerata la mole di impegni che mi aspetta nei prossimi mesi, che riuscirò a venire al vostro matrimonio, anche se non lo escludo categoricamente. Qualsiasi cosa succeda, però, ci tenevo a dirvi che vi voglio bene. E che sono davvero felice per voi. E che tutte le cose buone che vi porterà il futuro, beh, ve le meritate. Vi abbraccio.

Ps. Bonny, quella carta simil-pitonata allegata all'invito, lo so, l'hai scelta tu.