Tranquilli, Sono Vivo: gennaio 2007

domenica, gennaio 28, 2007

Desperate Humberts 01x12, Tranquilli sono vivo







Va bene, va bene. Lo aggiorno il blog. Lo aggiorno.

Sono al quarto esame in un mese, cominciano a mancarmi gli argomenti in contesti in cui non posso nominare parole orribili come eziopatogenesi. Inoltre sono anche andato poco all'In's, perciò mi manca la mia prima fonte di ispirazione, anche se mio fratello ogni tanto arriva a casa con dei secchi da 7 kg di roba bianca che sembra idropittura, invece è yogurt e l'ha pagato meno di 2 euro. Mi torna il buonumore. Pensa pitturare il corridoio con lo yogurt dell'In's.

Sono passati cinque mesi da quando l'assetto in questa casa è cambiato e iniziano ad apparire i primi tratti fondamentali:

1) Bisogna stare attenti a quando mio fratello fa il sugo. Sia ben chiaro, è pulito, ordinato e lava i piatti. Però quando fa il sugo per la pasta ha la terribile tendenza a incorporare nel suo pentolone magico qualsiasi cosa gli capiti a tiro. Un esempio: passata di pomodoro, curry, salsa worcester, una polvere rossa innominata e innominabile proveniente dalla Tunisia, peperoni, aromi per il pesce, formaggio. L'odore che si sparge per la casa ricorda vagamente quello della colla da calzolaio. Comincio a temere gli utilizzi dello yogurt/idropittura. E chissà come mai, perdo quasi un plettro per la chitarra al giorno.

2) Se un genere alimentare resiste ai sughi di mio fratello, Nicola lo butta. Nessun prigioniero. Mi capitano spesso incubi in cui una tribù incappucciata di indie rockers pavesi dalle figure esili danzano intorno a un fuoco purificatore di insalata scaduta da un giorno.

3) Tutti in questa casa, nessuno escluso, fanno un utilizzo sconsiderato dei telefilm. Ogni gesto della giornata è associato ad un episodio di una serie: c'è colazione guardando Heroes (io), pranzo e cena guardando Smallville (Nicola), serata di Scrubs a ripetizione (mio fratello), Law&Order prima di andare a dormire (Camilla). Tutti gli altri momenti sono solo pause interminabili fra episodi. C'è stato solo un breve attimo di ossigeno, in questi mesi e io ovviamente me lo sono perso. Ero a casa di mio padre a Cairo, suona il telefono: è mio fratello. Dice che se prova a connettersi a internet gli chiede uno username ed una password. Come prima cosa penso: ci hanno tagliato Internet e mio fratello e Nicola sono già in crisi di astinenza. Come seconda cosa penso: ma cazzo, ci hanno tagliato internet. Nel senso, io la bolletta l'avevo pure pagata, ma con Fastweb queste cose sono dettagli stupidi. Hai pagato la bolletta il 29 di novembre e a loro, il 25 di gennaio, non è ancora arrivata? Nessun problema, ti tagliano i cavi. Così mi sono immaginato Nicola e mio fratello, nel panico e con i primi crampi allo stomaco, correre verso il primo call center per mandare un fax con la ricevuta del pagamento avvenuto 3 mesi prima. Dopo un paio di ore hanno riattivato il servizio. Lo so perchè sono entrambi apparsi sul messenger, ma (ovviamente) con vicino l'avviso "non al computer" che in casa nostra equivale, come ormai avrete capito, all'avviso "non rompete, sto guardando un telefilm, il decimo oggi". In casa nostra coltiviamo il disadattamento ogni giorno, meglio di una pianta grassa.

4) Camilla compare con cadenza settimanale con storie del tipo: "Ho raccontato ai miei allievi come si impalavano le persone, ma sapevano già tutto. Gli deve avere già spiegato i dettagli l'insegnante di italiano. Era allieva di mio padre.". Camilla dice di insegnare Latino alle medie, ma secondo me sta tenendo un master in Torture Medioevali alle serali degli ex-detenuti.

Per quanto riguarda me, da dicembre a questa parte ho imparato, nella pura teoria, come si palpa un fegato, come si cura il colera, come si chiama il tum-tum del cuore e come si conduce un'indagine statisco/epidemiologica su una massa di persone che non puoi controllare. La realtà si rifiuta sistematicamente e con una costanza ammirevole di non fornirmi nessun appiglio a cui potermi agganciare. Maledetta.






P.S. Per Giuliana Verace

(la quale, forse per colpa dei freddi inverni tedeschi e un'alimentazione a base di cappuccino e insalata di mare, è convinta che io passi buona parte della mia giornata in giro per la città a consigliare a TUTTI quale musica ascoltare, TRANNE CHE A LEI)

Se vaghi ancora senza meta ti consiglio:
www.allmusic.com che è una delle enciclopedie della musica più grosse che ho trovato finora, c'è quasi tutto dentro e inoltre nella homepage ci sono sempre consigliate delle nuove uscite interessanti.
www.pitchforkmedia.com che è invece una mini-bibbia di ciò che va di moda fra gli sfigati tipo me e che quindi tu, per principio, ti sforzerai di non apprezzare.
Torna a casa ogni tanto, ti facciamo le lasagne!










[ The Radio plays: Clara Jaione - L'Onorevole Bricolle (1953)