Il Metodo Humbert-Knauss
Medicina qui a Pavia funziona così.
Una mattina ti svegli, dai un'occhiata su internet e scopri che dopo due settimane ci sarà un appello straordinario di un qualche esame. Il primo pensiero è: dai, lo faccio. Così ti mobiliti, cerchi di recuperare il libro su cui studiare evitando il più possibile di comprarlo (visto che i tempi moderni impongono di non comprare più niente, ormai si scarica tutto, tranne i libri che servono per gli esami, purtroppo ) considerato che il costo medio di un libro è di 50 euro (con punte da 200) nonostante esso sia invariabilmente scritto in un italiano improbabile e senza alcuna sistematicità nel trattare gli argomenti. Recuperato il libro scopri che è un tomo di almeno 300 pagine di grande formato, scritto piccolissimo, fittissimo e senza figure. Lì per lì non demordi e ti fai un piano giornaliero: oggi leggo questo, domani faccio lo schema di quello, la settimana prossima inizio a ripetere. Inizia una corsa frenetica contro il tempo, in cui la tua giornata si divide non più in ore, ma in numero di pagine. Mangi male, assumi quantità di caffeina spropositate a tal punto da costituire un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari, non dormi e quando dormi sogni di studiare. Arrivi a qualche giorno dall'esame nella stessa condizione di sempre: hai letto un miliardo di cose e te ne ricordi 3. E pure male.

- Professore: Va bene, l'infezione si prende dai gatti, ma lei sta insinuando che se una donna in gravidanza accarezza un gatto si prende la toxoplasmosi?
- Greco: MMM. MMM. No.
- Professore: Bene, allora?
- Greco: MMM. L'infezione può essere contratta mangiando verdura e uova crude.
- Professore: Uova crude? Cosa c'entra la gallina?
- Greco: MMM. C'era scritto sul libro.
- Professore: A me non interessa su che libro lei abbia studiato. Voi dovete sapere quello che spieghiamo noi a lezione. Lei è venuto a lezione?
- Greco (mentendo spudoratamente): Si.
- Professore: E allora?
- Greco: MMM.

- Professore (urlando): E allora? Lei mi sta facendo arrabbiare. Se va avanti così la spedisco.
- Greco: Mi scusi, proprio non saprei.
- Professore: Il gatto, nella sua vita, cosa fa? Mangia e basta?
- Greco: No.
- Professore: E allora cosa altro fa?
- Greco: MMM
- Professore: Allora glielo dico io. Il gatto, come tutti, mangia, piscia e caga. Quindi?
- Greco: Quindi può infettare l'ambiente circostante.
- Professore (sarcastico): Molto bravo. Qual'è l'animale che si può infettare mangiando per terra?
- Greco: La mucca.
- Professore: La mucca? Le mucche mangiano vicino ai gatti? Ma lei da dove viene? La mucca al limite mangia l'erba. Nei prati. E' mai stato in campagna? Qual è l'animale che si può trovare in una fattoria a contatto con i gatti?
Ci rendiamo tutti conto che Il Professore non vuole assolutamente che il Greco ragioni. Ormai è paonazzo e con una specie di ghigno sulla faccia. E' evidente che in una fattoria ci sono sia le galline, sia le mucche, ma non è quello che vuole lui. E questo, per il Greco, è un serio problema. Avvicinandomi un poco appare visibile che al Professore mancano almeno tre o quattro denti davanti.
- Greco (ribadendo le sue poche certezze): In una fattoria di solito ci sono i conigli, le mucche e le galline.
- Il Professore: Ne ha dimenticato uno, che a mio avviso è molto importante e che è vitale per il suo esame, a quanto pare.
- Greco: MMM
- Il Professore: Qual è quell'animale grosso e rosa che vive in condizioni di igiene pessima? La aiuto, non è lo studente universitario medio.
- Greco (illuminato): Il maiale!
- Il Professore: Bravo! E cosa si fa col maiale?
- Greco: Il prosciutto.
- Il Professore: Si vabeh. Poi?
- Greco: Il prosciutto crudo... MMMM... la pancetta.... MMMM
- Il Professore: E poi?
- Greco: MMM
- Il Professore: E POI???
Il professore si tende, poggia le mani sulla cattedra e assume uno sguardo minaccioso. Gli occhi sono grandi e vitrei, le vene del collo tese. Guarda il Greco e gli chiede:
"Ma lei ha mai mangiato un cacciatorino ?".
Insomma, la risposta giusta era: la toxoplasmosi si prende dagli insaccati. Non importava il significato, erano necessarie quelle parole. Il Greco dopo 10 minuti di simile fattura è stato bocciato. Le tre persone successive nell'ordine di iscrizione all'esame non si alzano quando sono chiamate all'esame, nonostante siano lì, sedute vicino a me. Il Professore, in quel momento, realizza che nell'aula siamo almeno una cinquantina e siamo tutti esterrefatti. Guarda il foglio ed esclama: "Non riusciremo mai a interrogarvi tutti. Alcuni dovranno tornare domattina". Ovviamente fra gli alcuni c'ero anche io. In quel momento, ho realizzato che non avrei passato le 24 ore successive a ripassare il programma, bensì a recuperare un trattato di gastronomia, uno di Usi e Costumi del Genere U

L'indomani, dopo non aver dormito del tutto, mi presento e noto che sono in tre a interrogare. Il Professore e due assistenti. Io capito con l'assistente, che è buono, pone domande ragionevoli anche se in un italiano improbabile (si vede che quand'era studente comprava i libri, oppure che lì scrive lui stesso) e alla fine mi appioppa un 27. Me ne vado dall'aula captando con l'orecchio Il Professore che chiede ad un altro esaminando: "Lei a quale Santo si affida, nei momenti di difficoltà?". Scampato pericolo, la Bibbia l'avevo scordata. In compenso sabato sera a Pavia viene il Santo Padre. La città sarà blindata e praticamente inaccessibile. Spero almeno che benedica il Ticino, trasformandolo in un fiume di acqua santa che ucciderà tutte le zanzare.
[ The Radio Plays: The Happy Hollows - Meteors ( Bunnies And Bombs EP, 2006 )