Tranquilli, Sono Vivo: Il post descrittivo di Humbert (e il post-descrittivismo, se nessuno l'ha mai inventato) #1

sabato, dicembre 09, 2006

Il post descrittivo di Humbert (e il post-descrittivismo, se nessuno l'ha mai inventato) #1






Mi rendo conto che tendo a dimenticare le cose più semplici.




Mi ricordo perfettamente come si gioca a Great Giana Sisters sul Commodore 64, ma non ricordo praticamente nulla della vita e delle opere dell'imperatore Giustiniano. Ho imparato quest'anno a fare il bucato, nel frattempo mi sono dimenticato le ultime nozioni fondamentali di anatomia e biochimica a cui mi aggrappavo e quindi ora dovrò ripassare tutto, per non fare una pessima, pessima figura. Inutile aggiungere che ho imparato migliaia di nomi di gruppi nuovi, dimenticando contemporaneamente un numero esattamente uguale di compleanni. Perciò, ne approfitto, Buon Compleanno a Tutti Voi, amici miei. Non vi ho mai parlato del mio quartiere, del posto in cui vivo, della strada che porta a casa mia. Me ne sono reso conto oggi, siccome è venuta mia madre a trovarci e ho visto le cose facendo finta che fosse la prima volta, proprio come lei. Mi sono reso conto che avrei parecchio da dire e da descrivere, perchè Viale Campari è un viale originale, a suo modo.

Prima di tutto,
sulla strada di casa mia c'è l' IN's Market.

L'IN's Market, che Camilla ha battezzato comodamente "Il posto delle Vongole" perchè vende le vongole ad un prezzo più basso di qualsiasi mercato di qualsiasi spiaggia dimenticata da qualsiasi divinità, rappresenta l'ultimo stadio non solo del supermercato, ma anche del discount. E' il discount della disperazione, quello a cui si va solo nei momenti di emergenza, stringendo forte in tasca un rosario e nell'altra tasca un coltello, solo e solamente perchè è proprio sotto casa. I prodotti all'IN's hanno confezioni e nomi che riconducono direttamente ai cartoni animati. Uno si aspetta di aprire la confezione del succo d'arancia e aspettarsi di spremere fuori un rotolo arancione semisolido tipo plastilina lucida che cola lentamente nel bicchiere cantando "oh happy day" mentre ti guarda con i suoi centoquattro occhietti neri e felici.

Non è come i prodotti in Inghilterra, dei quali già saprai che avranno sapore di medicinale per piante, o anche nessun sapore. Prima di aprire un prodotto dell' IN's non hai la più pallida idea di cosa aspettarti, perciò ogni volta che trovi qualcosa di buono rimani sorpreso e inebetito. Ad esempio ci sono delle imitazioni perfette dei pan di stelle, le ho comprate un sacco di volte, ho smesso quando ne aperto un pacchetto e i biscotti sapevano di bruciato.


Se dopo aver girato fra gli scaffali ( e non solo,a volte la roba cade rovinosamente a terra senza un motivo e si è costretti a cercare nei mucchi ) hai scelto coraggiosamente di comprare qualcosa, devi ancora affrontare la prova della cassa. Le cassiere dell'IN's sono tre o quattro e sono molto presumibilmente degli androidi. Lo so che questo paragone nel mio immaginario è parecchio inflazionato e me ne scuso, ma non saprei come definire un altro modo una signora sulla trentina che:

1) Non sorride MAI e non ti saluta, a meno che tu non sia una persona anziana.
2) Conosce TUTTI i codici di TUTTI i prodotti a memoria, tanto è vero che quando metti i prodotti sul nastro nero, la cassiera non fa neanche passare i codici a barre su quella cosa che fa bip, si limita a martellare a velocità forsennata sulla cassa inserendo sequenze di numeri velocissime.
3) Ogni tanto si dà il cambio con un'altra cassiera e sparisce misteriosamente dietro un enorme porta grigia dalla quale provengono solo rumori metallici.

In casa mia generalmente si compra un ristrettissimo numero di prodotti all'IN's: la carta igienica, le cipolline sott'aceto, le spugne per i piatti, la birra Bavaria, i formaggini e le pile da 9 volts per i pedali della chitarra che, miracolosamente, l'ultima volta mi sono durate 4 mesi, chiaro sintomo di un campo elettromagnetico fuori controllo. In questi giorni sulla porta di ingresso c'è un avviso per tutti quelli che hanno acquistato un navigatore satellitare di marca Amstrad. Ovviamente non funziona. Ora, se io penso ad un navigatore satellitare comprato all'IN's Market, penso a una piccola scatola, probabilmente di legno umido e ferro arrugginito, maleodorante di stiva di barca, in cui tu inserisci il nome di una città tipo Bologna e lui ti spedisce al mercato del pesce di Licata. L'unico altro prodotto di marca Amstrad che io abbia visto in vita mia era il computer di un mio compagno del liceo. Lo picchiavamo praticamente ogni mattina.

(continua)






[ the radio plays: Chris Hulsbeck - The Great Giana Sisters, Level Music (The Great Giana Sisters Commodore64 Game OST, 1987)

3 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Il Commodore 64! Che ricordi!
L'Amstrad di Massimo! Che ricordi!
Noi che picchiavamo Massimo tutti i giorni! Che bei ricordi!

10/12/06 20:41  
Anonymous Anonimo ha detto...

le vongole semigratis saranno sicuramente fabbricate in serie dagli androidi..

10/12/06 23:11  
Anonymous Anonimo ha detto...

ammazza che mazza questo blog

19/12/06 01:38  

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