Tranquilli, Sono Vivo: Il Metodo Humbert-Knauss

giovedì, aprile 19, 2007

Il Metodo Humbert-Knauss







Medicina qui a Pavia funziona così.

Una mattina ti svegli, dai un'occhiata su internet e scopri che dopo due settimane ci sarà un appello straordinario di un qualche esame. Il primo pensiero è: dai, lo faccio. Così ti mobiliti, cerchi di recuperare il libro su cui studiare evitando il più possibile di comprarlo (visto che i tempi moderni impongono di non comprare più niente, ormai si scarica tutto, tranne i libri che servono per gli esami, purtroppo ) considerato che il costo medio di un libro è di 50 euro (con punte da 200) nonostante esso sia invariabilmente scritto in un italiano improbabile e senza alcuna sistematicità nel trattare gli argomenti. Recuperato il libro scopri che è un tomo di almeno 300 pagine di grande formato, scritto piccolissimo, fittissimo e senza figure. Lì per lì non demordi e ti fai un piano giornaliero: oggi leggo questo, domani faccio lo schema di quello, la settimana prossima inizio a ripetere. Inizia una corsa frenetica contro il tempo, in cui la tua giornata si divide non più in ore, ma in numero di pagine. Mangi male, assumi quantità di caffeina spropositate a tal punto da costituire un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari, non dormi e quando dormi sogni di studiare. Arrivi a qualche giorno dall'esame nella stessa condizione di sempre: hai letto un miliardo di cose e te ne ricordi 3. E pure male.

Ieri mattina mi sono presentato all'appello dell'esame di Ginecologia. Per quanto ne sa la coscienza collettiva, dovrebbe essere un'esame che un ragazzo prepara da quando è nato, ma non è così. Le conclusioni sono tuttavia le medesime: le donne sono esseri straordinari, ma combinano sempre un gran casino. Per non parlare delle loro ovaie. Nonostante questi presupposti, ho cercato di mantenere la massima serietà e lucidità, per quanto fosse possibile dopo 2 ore di sonno. Mi sono seduto, ho risposto correttamente all'appello e ho seguito con attenzione il primo esame. Si siede un ragazzo greco, visibilmente teso. Il Professore pone come prima domanda la toxoplasmosi, un'infezione che si prende dai gatti, inoffensiva per la madre, ma molto pericolosa per la gravidanza. Il colloquio, dopo solo 20 secondi, prende immediatamente le sembianze di un cabaret grottesco. Il Professore parla a voce alta, con tono provocatorio e burbero. Il Greco introduce il fatto che l'infezione ha come veicolo il gatto. Il dialogo che ne consegue è circa il seguente:

- Professore: Va bene, l'infezione si prende dai gatti, ma lei sta insinuando che se una donna in gravidanza accarezza un gatto si prende la toxoplasmosi?
- Greco: MMM. MMM. No.
- Professore: Bene, allora?
- Greco: MMM. L'infezione può essere contratta mangiando verdura e uova crude.
- Professore: Uova crude? Cosa c'entra la gallina?
- Greco: MMM. C'era scritto sul libro.
- Professore: A me non interessa su che libro lei abbia studiato. Voi dovete sapere quello che spieghiamo noi a lezione. Lei è venuto a lezione?
- Greco (mentendo spudoratamente): Si.
- Professore: E allora?
- Greco: MMM.

Arrivati a questo punto, Il Greco è nel panico. Si muove a scatti incontrollabili e guarda il professore in modo incredulo. Lui che fino a quel punto pensava di essersi svegliato per andare a sostenere un'esame sulla riproduzione degli esseri umani, si rende conto di essere finito in qualcos'altro.

- Professore (urlando): E allora? Lei mi sta facendo arrabbiare. Se va avanti così la spedisco.
- Greco: Mi scusi, proprio non saprei.
- Professore: Il gatto, nella sua vita, cosa fa? Mangia e basta?
- Greco: No.
- Professore: E allora cosa altro fa?
- Greco: MMM
- Professore: Allora glielo dico io. Il gatto, come tutti, mangia, piscia e caga. Quindi?
- Greco: Quindi può infettare l'ambiente circostante.
- Professore (sarcastico): Molto bravo. Qual'è l'animale che si può infettare mangiando per terra?
- Greco: La mucca.
- Professore: La mucca? Le mucche mangiano vicino ai gatti? Ma lei da dove viene? La mucca al limite mangia l'erba. Nei prati. E' mai stato in campagna? Qual è l'animale che si può trovare in una fattoria a contatto con i gatti?

Ci rendiamo tutti conto che Il Professore non vuole assolutamente che il Greco ragioni. Ormai è paonazzo e con una specie di ghigno sulla faccia. E' evidente che in una fattoria ci sono sia le galline, sia le mucche, ma non è quello che vuole lui. E questo, per il Greco, è un serio problema. Avvicinandomi un poco appare visibile che al Professore mancano almeno tre o quattro denti davanti.

- Greco (ribadendo le sue poche certezze): In una fattoria di solito ci sono i conigli, le mucche e le galline.
- Il Professore: Ne ha dimenticato uno, che a mio avviso è molto importante e che è vitale per il suo esame, a quanto pare.
- Greco: MMM
- Il Professore: Qual è quell'animale grosso e rosa che vive in condizioni di igiene pessima? La aiuto, non è lo studente universitario medio.
- Greco (illuminato): Il maiale!
- Il Professore: Bravo! E cosa si fa col maiale?
- Greco: Il prosciutto.
- Il Professore: Si vabeh. Poi?
- Greco: Il prosciutto crudo... MMMM... la pancetta.... MMMM
- Il Professore: E poi?
- Greco: MMM
- Il Professore: E POI???

Il professore si tende, poggia le mani sulla cattedra e assume uno sguardo minaccioso. Gli occhi sono grandi e vitrei, le vene del collo tese. Guarda il Greco e gli chiede:
"Ma lei ha mai mangiato un cacciatorino ?".

Insomma, la risposta giusta era: la toxoplasmosi si prende dagli insaccati. Non importava il significato, erano necessarie quelle parole. Il Greco dopo 10 minuti di simile fattura è stato bocciato. Le tre persone successive nell'ordine di iscrizione all'esame non si alzano quando sono chiamate all'esame, nonostante siano lì, sedute vicino a me. Il Professore, in quel momento, realizza che nell'aula siamo almeno una cinquantina e siamo tutti esterrefatti. Guarda il foglio ed esclama: "Non riusciremo mai a interrogarvi tutti. Alcuni dovranno tornare domattina". Ovviamente fra gli alcuni c'ero anche io. In quel momento, ho realizzato che non avrei passato le 24 ore successive a ripassare il programma, bensì a recuperare un trattato di gastronomia, uno di Usi e Costumi del Genere Umano e, visto che c'ero, un'enciclopedia medica, un atlante illustrato sui dinosauri e quattro o cinque film porno. Tutto sarebbe potuto risultare utile al fine di non essere umiliato.

L'indomani, dopo non aver dormito del tutto, mi presento e noto che sono in tre a interrogare. Il Professore e due assistenti. Io capito con l'assistente, che è buono, pone domande ragionevoli anche se in un italiano improbabile (si vede che quand'era studente comprava i libri, oppure che lì scrive lui stesso) e alla fine mi appioppa un 27. Me ne vado dall'aula captando con l'orecchio Il Professore che chiede ad un altro esaminando: "Lei a quale Santo si affida, nei momenti di difficoltà?". Scampato pericolo, la Bibbia l'avevo scordata. In compenso sabato sera a Pavia viene il Santo Padre. La città sarà blindata e praticamente inaccessibile. Spero almeno che benedica il Ticino, trasformandolo in un fiume di acqua santa che ucciderà tutte le zanzare.









[ The Radio Plays: The Happy Hollows - Meteors ( Bunnies And Bombs EP, 2006 )

4 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Ah Ah Ah Ah Ah Ah Ah Ah Ah Ah Ah Ah!

20/4/07 19:45  
Anonymous Anonimo ha detto...

veramente esilarante!!!!

23/4/07 21:38  
Anonymous Anonimo ha detto...

Sembra che il tenore degli esami alla facoltà di medicina di Pavia non sia cambiato per nulla durante la mia assenza. Qualcuno dovrebbe spiegare ai professori che non si tratta della Commedia dell'Assurdo ma di Scienza (almeno in teoria). Cazzo comunque non lo sapevo che la toxoplasmosi si prende dagli insaccati, credevo semplicemente da condizioni di igiene compromessa. Comunque bravo, complimenti per il 27! Quali erano i film porno che hai visto il giorno prima?
Marco

26/4/07 14:52  
Blogger Unknown ha detto...

imenti, stupendo

24/12/09 10:49  

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